Io…quasi totalmente astemia, pur diventata montanara, mi trovo a dover studiare dei cocktail per la nuova sfida dell’ Mtchallenge, con la cucina alcolica, e quando googlando ho visto il White Russian mi son detta: oh mamma mia… deve essere buonissimo! Pur sapendo che il massimo del mio piacere ce l’avrei annusandolo… e si, perché dovete sapere che io adoro i superalcolici, ma solo da annusare, non potrei mai berli, penso che starei malissimo… diciamo, però, che ognuno ha le sue perversioni; la mia è nata qualche anno fa, in un corso di cucina in ristorante famosissimo e d’eccellenza della Brianza dove ho conosciuto un rum, forse il Rum, lo Zacapa… è stata una ‘botta di vita’, perfetto con il cioccolato (infatti il dessert del giorno erano delle praline), ma soprattutto profumato all’ennesima potenza. Pur facendo cioccolatini con ripieni raffinati non mi sono mai potuta permettere una bottiglia di quel rum, ne ho scelti altri che pur stando su cifre accettabili (sotto i 50 euro) erano altrettanto profumati… non come lui però… forse ora che vivo qui in zona extra doganale, qualche giorno la follia la faccio, ma parliamoci chiaro, io in casa non ho neppure il mobile dove riporli i liquori… ho usato il cognac solo per mettere in conserva le ciliege a giugno… e quello che è avanzato è lì, sul ripiano della cucina… lo uso per sfumare alcune ricette a base di carne… fine che faranno anche tequila e vodka comprati per questa sfida 😉
Ma veniamo a noi e al White Russian… le ricette che si trovano su internet mi fanno troppo ridere, tutti quei bei disegni che rappresentano questi liquidi alcolici, colorati e profumati ben distinti tra di loro… cosa che in un bicchiere molto probabilmente non potrebbe mai accadere se non con alchimie particolari e abilità da barman stratosferiche (magari i più esperti ‘alcolizzati’ sanno come…ahahahah), ma questo ha acceso la lampadina nel mio cervellino snebbiato dall’alcool ma pieno di ossigeno dei 2000 m.s.l.m. : volevo ricreare la stratigrafia… troppo bella… e quindi? Ecco l’idea, la prima, per un dessert al cucchiaio, godurioso è dire poco…alcolico anche, ma oggi è domenica, un pisolo pomeridiano ci può anche scappare, se necessario…
Non so se ho centrato le indicazioni date da Giulia del blog Alterkitchen, ma a me questa ricetta piace e lo studio dei cocktail mi ha entusiasmata, quindi grazie a Giulia e all’Mtchallenge con Alessandra che come al solito ci da quel coraggio per superare i nostri limiti.
Gli ingredienti per il White Russian alcolico sono:
- 5 cl Vodka
- 2 cl caffè al liquore
- top di panna montata
Cosa occorre per trasformare un White Russian in un dessert veramente da gourmant?
Prima di tutto occorre fare una pasta biscotto, vi lascio la mia ricetta collaudata per aver fatto una serie infinita di tronchetti di Natale in passato. Ricetta semplicissima, senza tante grammature strane né lavorazioni particolari, veloce e semplice e che riesce sempre!
Ingredienti per una pasta biscotto di circa cm 40×25:
- ¾ di tazza di farina bianca
- 1 cucchiaio di farina di carrube
- ¼ tazza di zucchero semolato
- 3 uova
- ½ cucchiaino di lievito per dolci
- 1 pizzico di semi di vaniglia
Sbattere le uova molto bene, devono diventare spumose e chiare, aiutandosi con uno sbattitore elettrico.
Unire poi lo zucchero, la vaniglia , le farine e il lievito che occorre setacciare un paio di volte. Frullare il tutto molto, ma molto bene. Deve venire un composto molto soffice.
Preriscaldare il forno a 220°, rivestire la leccarda con della carta da forno e versarvi il composto che deve essere distribuito in uno strato uniforme di circa ½ cm.
Cuocere per circa 15/20 minuti. A differenza della pasta biscotto da arrotolare, si può far asciugare un po’ di più, in modo che prenda la consistenza di un savoiardo.
Nel frattempo preparare la ganache alla vodka:
- 100 g di panna fresca
- 200 g di cioccolato bianco di buona qualità
- 2 o 3 cucchiai di vodka bianca
Fare scaldare brevemente la panna, toglierla dal fuoco e aggiungere il cioccolato bianco triturato grossolanamente. Fare sciogliere completamente e solo a questo punto aggiungere il liquore. Fare raffreddare fino a che diventi abbastanza solida.
La vodka è un liquore che, se non aromatizzato con altri ingredienti, ha un sapore neutro, anzi direi insapore, alza solo il tasso alcoolico di altri liquori o di una crema come in questo caso. Ha però un effetto, per me, fantastico sul cioccolato bianco, gli toglie quel fondo stucchevole che non amo particolarmente rendendo la ganache una cosa veramente da sballo.
Per finire la ricetta occorre della panna montata e per guarnire chicchi di caffè ricoperti di cioccolato e delle ciliege sotto spirito (nel mio caso fatte home made con del buon cognac e zucchero di canna).
Una volta che si hanno tutti gli ingredienti si può passare a comporre il godurioso cocktail.
Prendere dei bicchieri e intagliare dei cerchi di pasta biscotto della giusta grandezza. Io ho deciso di metterne due per fare un dolce ancora più goloso, ma si può scegliere anche di usare un solo strato.
Irrorarlo abbondantemente con liquore al caffè. Per chi volesse fare una versione meno alcolica può decidere di fare metà liquore e metà caffè (Giulia ti sento che stai dicendo: ma noooooo!). Distribuire uno strato di ganache alla vodka e guarnire con ciuffetti di panna, chicchi di caffè e non può mancare la ciliegia, che completa perfettamente il White Russian…sia l’originale che questa versione veramente dolce e che ti fa dire, alla prima cucchiaiata, Oh my God!
E la cosa superfantastica? E’ che non so se per i liquori, non so se per il caffè, sia il pranzo della domenica che il dolcino non hanno sortito nessun effetto soporifero… che si fa? Lo si elegge come digestivo del gruppo?
Novembre 13, 2017
Eccola la prima! Io sono completamente fuori tema in questa sfida perché non bevo alcool ma dico che sicuramente sarà golosissimo il tuo dolcino! E copio sicuramente la pasta biscotto per il prossimo tronchetto! Adesso, toccherà inventare pure a me qualcosa! Ciao cara!
Gennaio 10, 2018
Mi hai letto nel pensiero quando hai scritto “per farlo meno alcolico”… ma noooooo, perché mai? 😛
Scherzi a parte, perché posso solo immaginare il fastidio che possa dare il consumo di alcool ad un astemio, mi piace molto il tuo dolce, perché mi dà l’idea assoluta che sia pazzescamente buono.
L’unico appunto che mi viene da fare ai fini della gara (della quale hai compreso lo spirito e per la quale ti sei sacrificata a diventare una perfetta contrabbandiera) è la prevalenza degli ingredienti: sebbene mi piaccia moltissimo la ganache al cioccolato bianco e vodka (che voglio assolutamente provare proprio per togliere quel suo essere stucchevole), forse si poteva far sentire più la vodka e meno il caffè, per rispettare l’equilibrio degli ingredienti del cocktail originale.
Hai rotto il ghiaccio alla grande, e hai il mio personale plauso per aver affrontato la sfida da vera temeraria, da (quasi) astemia!
Gennaio 11, 2018
Hai ragione, forse potevo bagnare uno strato di biscotto nel liquore al caffè e l’altro nella vodka, perché mettere uno strato più alto di ganache no, sarebbe stata troppo…. però io non sarei riuscita neppure a mangiarlo….già così era forteeeeee
Gennaio 11, 2018
Elena, vado al punto.
Bellissimo dolce, molto ben fatto, e sai quanto mi piace questo tuo lavorare da zero, in una sorta di “filiera corta” anche in cucina. Ma la gara richiede che gli ingredienti dei cocktail siano la spina dorsale del piatto, non la sfumatura di sapore. Ti faccio un esempio: una roulade al caffè, con la tua pasta biscotto aromatizzata, bagnata in una soluzione alcoolica alla vodka e ripiena di panna. E’ basicissima, poi ci si deve lavorare su, soprattutto sulle proporzioni, ma il White Russian lo vedi e lo senti subito. Qui invece vedi un ottimo dessert che vorrei volentieri qui, ma che si allontana un po’ troppo dalle richiesta della sfida. Ma brava comunque, sia chiaro!
Gennaio 12, 2018
Un’altra del club tengo-in-casa-i-liquori-solo-per-usarli-in-cucina! Che dire? Non avrai centrato al 100% la gara, ma un bicchierino di questi lo mangerei ben volentieri! E farei pure il bis
Gennaio 13, 2018
“Astemia”? Cos’è, una strana malattia? Dalle mie parti non si è mai sentito 😀 Pur non amando i dolci, credo che un bicchierino del tuo cocktail me lo farei comunque, al di là della sfida.
Gennaio 15, 2018
Adoro i dolci alcoolici, memore tutti quei Mon Cherì che mi cuccavo da piccola 😉
Ciao, buona giornata
Gennaio 16, 2018
e come si fa a dire di no a un dolce alcolico? Complimenti anche per questa seconda ricetta!
Giusy
Gennaio 26, 2018
Sono messa come te: bevo poco, molto poco e reggo quasi nulla. Ecco perché non bevo quasi mai cocktail e quando lo faccio prediligo quelli dal gusto più dolce. Coglierò l’occasione di questa sfida per conoscerne qualcuno nuovo, oltre la pinacolada o la solita richiesta di “qualcosa che abbia un saporino più dolce” 🙂 Intanto ne ho già trovato, anche se preferisco la tua versione da affondarci il cucchiaio piuttosto che quella da bere 🙂
Bellissima proposta e dovrò provare sicuramente il suggerimento di una ganache al cioccolato bianco e vodka 🙂