Torta con barbabietola e semi

Chi mi conosce sa, che la barbabietola è uno dei miei ortaggi preferiti… e adoro usare soprattutto quelle raccolte nel mio orto… così, quando ho sfogliato il libro Tender di Nigel Slater (https://www.instagram.com/nigelslater/) e ho visto la ricetta di questa torta con barbabietola e semi, non ho potuto dire: no, non la faccio 😉
E così mi sono messa con le mani in pasta… unico problema che ho avuto con questa ricetta è stato la dimensione dello stampo, che il nostro Nigel indicava come veramente piccolo…. come vedrete dalle foto, il composto arrivava quasi fino al bordo di uno stampo leggermente più grande del previsto… quindi se la volete fare, e ve lo consiglio vivamente perché è BUONISSIMA, usate uno stampo delle dimensioni più opportune, io ne consiglierei uno da circa 25×12 cm.


Questa torta con barbabietola NON sa di barbabietola più di quanto una torta di carote sappia di carote, eppure ha un gusto particolare, non troppo dolce, ma estremamente piacevole. La glassa in superficie è opzionale, io l’ho messa perchè avendo avuto problemi di fuoriuscita dallo stampo non è venuta regolare, ma se fatta correttamente non necessita e diventa un ottimo dolce da colazione.
Come olio potete usare quello che preferite purché leggero e di buona qualità… se preferite potete usarne uno anche d’oliva o di frutta secca.

Per 8-10 porzioni

  • 225 g di farina
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1/2 bustina di lievito in polvere (usatene 1 cucchiaino scarso se usate farina autolievitante)
  • 1/2 cucchiaino cannella in polvere
  • 180 ml di olio di semi di girasole (o di noci del Brasile o altro)
  • 225 g di zucchero muscovado leggero
  • n. 3 uova
  • 150 g di barbabietole crude
  • succo di mezzo limone
  • 75 g di uvetta dorata o uvetta sultanina
  • 75 g di semi misti (girasole, zucca, lino)

Per la glassa

  • 50 g di zucchero a velo
  • succo di limone o acqua di fiori d’arancio
  • semi di papavero

Preriscaldate il forno a 180°C.
Imburrate leggermente una teglia rettangolare da 25 × 12 cm, misurata sul fondo e profonda 7 cm, quindi rivestite il fondo con carta da forno.

In una ciotola, setacciate insieme la farina, il bicarbonato di sodio, il lievito e la cannella. Nella planetaria montate l’olio e lo zucchero fino ad ottenere un composto ben amalgamato, poi aggiungete i tuorli uno alla volta. Grattugiate grossolanamente le barbabietole e incorporatele al composto, quindi aggiungete il succo di limone, l’uvetta e i semi.

Unite la farina, il bicarbonato di sodio e il lievito al composto di barbabietola mescolate a bassa velocità.

In una ciotola pulita, montate gli albumi fino a quando diventano chiari e quasi a neve. Incorporate delicatamente al composto di barbabietole. Versate il composto nella teglia preparata e cuocete in forno per cinquanta-cinquantacinque minuti, coprendo la superficie con un pezzo di foglio di alluminio dopo trenta minuti. Verificate la cottura con uno stecchino. La torta dovrà risultare umida all’interno ma non appiccicosa. Lasciate riposare la torta per una ventina di minuti buoni prima di sformarla sullo stampo e metterla a raffreddare su una gratella.
Preparate la glassa. Setacciate lo zucchero a velo in una ciotola e aggiungete abbastanza succo di limone o acqua di fiori d’arancio per ottenere una consistenza in cui la glassa si stenderà facilmente sulla parte superiore della torta e colerà lentamente lungo i lati.

Non esagerate con la quantità…la torta non deve essere comunque eccessivamente dolce. Aiutatevi con una spatola per distribuire la glassa uniformente e cospargete con i semi di papavero. Fate riposare un po’ prima di servire in modo che la glassa si rapprendi.

Ricetta realizzata per Cook_my_Books

 

2 Comments
  • Maria Chiara Cadore
    Febbraio 13, 2024

    Scusa il mio dubbio: barbabietole crude ?? pensavo fossero quelle che si trovano sottovuoto e già lessate (Maria Chiara Cadore)

    • Elena
      Febbraio 15, 2024

      Ciao Maria Chiara, no no, le barbabietole sono proprio quelle crude… si usano proprio come le carote. Stai solo attenta a non macchiarti 🙂

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