L’anno scorso avevo fatto i tronchetti come esercitazione… e non preoccupatevi, appena arrivo a casa dovrò provvedere… non mi ricordo quando ho fatto l’ultimo rotolo farcito…sicuramente son passati mesi e quindi e meglio rispolverare la ricetta …
Quest’anno però la cosa si è complicata un attimino…ora Vi racconto.
Sabato, durante il viaggio in treno, o ‘eliminavo’ un signore alquanto pedante che ha tediato lo scompartimento con le sue chiacchere, oppure, come del resto ho fatto, mi isolavo nel mio Mp3 e cominciavo a studiare il menù natalizio… già… ma quando si crea in questi frangenti si ha un piccolo problema di solito. Se necessita di impegnare la propria mente quanto più possibile al fine di evitare eventuali atti di ‘violenza’…quanto meno verbale… occorre spremere al massimo le proprie meningi per far si che le nostre orecchie vengano opportunamente tappate… ebbene, il menù l’ho pensato, ma su alcune cose occorre almeno provare prima di combinare danni direttamente la mattina del 25… soprattutto su antipasti e primi… per ora inziamo con il primo piatto: ravioli di grano saraceno con ripieno di bietole, noci e mandorle, con salsa al prezzemolo al sapore di zenzero…. che Ve ne pare? pomposi??? uhmmm… più che altro …rustici direi…ma almeno sono un po’ diversi dal solito…
Io adoro il grano saraceno, la polenta mi piace anche totalmente ‘nera’…ma un confronto è utilizzare la farina di grano saraceno per farci polenta e tutt’altra cosa è lavorarla per fare una sfoglia.
La mia paura più grande era quella che non avendo voluto usare uova nell’impasto, andasse tutto in mille pezzi…e invece no… ragazzi, ci vorrà un po’ di tempo a cuocerli, ma sono spettacolari.
Allora, si fa così: si prende 2/3 di farina di grano saraceno e si unisce 1/3 di farina bianca (vengono buoni anche con la farina di riso). Si aggiunge un cucchiaio di olio extra vergine di oliva ogni 200 g di farina e acqua quanto basta per ottenere un impasto omogeneo, ma leggermente umido… perchè vi sottolineo ciò? Perchè a differenza defli impasti fatti solo di farina bianca, questo asciuga parecchio e tende a sbriciolarsi…cosa che noi non vogliamo assolutamente, vero???
Non occorre farlo riposare…anzi, è proprio meglio lavorarlo subito. Stendete la sfoglia e tagliatela a rettangoli che poi piegherete in due dopo avreci messo una pallina di ripieno. Appunto, e il ripieno? Beh, non poteva essere non rustico anche quello: ho usato 3/4 di bietole preventivamente sbollentate, 1/4 di cavolo nero (qua in Toscana si trova facilmente e io lo adoro), formaggio grattuggiato a piacere, un uovo intero, pan grattato (oppure grissini e crackers grattuggiati) e una manciata di mandorle ridotte a granella molto fine. Il ripieno viene quindi morbido, ma con la consistenza notevole della pasta è l’ideale. Fate attenzione a ripiegare la pasta perchè tende a rompersi. Saldate bene, refilate i bordi..et voilà… i ravioloni sono pronti. Fate bollire in abbondate acqua salata per almeno 15 min e servite caldi conditi come meglio preferiti… Io ho fatto una salsina con del prezzeomolo tristato , una spruzzata di zensero, formaggio e un ottimo olio… rustici si, ma capaci di deliziare i palati più raffinati…parola di chef… o quasi…
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