So che questo esperimento culinario dopo i tronchetti di Natale potrebbe sembrare un po’ un ipocrisia, ma chi mi conosce sa che sono curiosa e vulcanica, quindi, come vi avevo accennato nel mio ultimo post, durante le vacanze ho appreso nuove nozioni, mi sono imbattuta in un testo scritto da un medico nei primi del ‘900 che mi ha stimolato la creatività…. et voilà… è partita la sperimentazione.
Questo testo narra di come noi ci intossichiamo per tutta la vita con i cibi che ingeriamo, sia per la quantità, che per la qualità, che per gli abbinamenti errati.
Ma non voglio fare un trattato scientifico, voglio solo sperimentare ricette che possono essere gustose e non fare male alla nostra salute.
Partendo dal concetto che frutta e verdura sono essenziali per il nostro benessere e che tutto ciò che è ‘costruito’, industriale, chimico, ci fa danno, voglio cominciare con una crostata che può essere un’ottima colazione, oppure uno spuntino sfizioso, o una merenda sana.
Studiando ho appreso che il nostro corpo è in grado di elaborare il fruttosio, zucchero naturale contenuto nella frutta, in proteine…si, si, avete capito giusto, proprio in proteine, esattamente come abbiamo sempre pensato potesse accadere solo attraverso la carne. E invece no!
E qui devo chiedere venia a tutti gli amici vegetariani, che da questo punto di vista ne sanno molto più di me.
La ricetta che ora vi racconterò è ricca di frutta secca. Essendo questa molto ricca di proteine e grassi è ottima d’inverno, ma molto meno d’estate, quindi per la stagione calda studierò qualcos’altro
Ingredienti:
una tazza (tipo Mug) di farina bianca
5 fichi secchi naturali
4 datteri naturali
4 albicocche secche
50 g uvetta sultanina
80/100 g di margarina vegetale bio
Mele, mele renette, pere
In un mixer riducete in poltiglia la frutta secca (l’uvetta è preferibile farla rinvenire in acqua calda per circa 5 minuti). Aggiungete la margarina ammorbidita a temperatura ambiente e la farina.
Vedrete che si forma velocemente una palla di consistenza giusta, tipo pasta frolla.
Mettetela in frigo avvolta nella pellicola per circa mezz’ora.
Pelate e fate a pezzetti mele, mele renette e pere. Non vi do le quantità perché in casa si può anche non avere tutto, oppure avere solo un tipo di frutto magari troppo maturo. Se proprio volete un indicazione potete fare una mela golden, una mela renetta e una pera. Mettete la frutta tagliata in una casseruola di acciaio e fate cuocere con un cucchiaio o due di acqua. Deve spappolarsi e creare una purea. La pectina naturale contenuta nelle mele darà la giusta consistenza a questa composta. Non occorre aggiungere zucchero… la frutta è buona e dolce al naturale.
Fate rapprendere un pochino e lasciate raffreddare.
Riprendete l’impasto della base e come per una normale pasta frolla stendete su un foglio di carta da forno o direttamente in una teglia in silicone per crostate. Lo spessore, come per una tradizionale crostata dovrà essere di circa mezzo centimetro.
Stendete la composta sopra la base e se vi è avanzata un po’ di pasta potete decorare con delle striscioline incrociate o come la vostra fantasia vi suggerisce.
Infornate a 200° per circa 40 minuti.
Come avete visto tutto è fatto senza zucchero e senza uova….e a ben guardare anche senza latte…quindi direi che se l’esperimento funziona è un’ottima soluzione anche per molte intolleranza…che dite?
Certo…non aspettatevi una cosa golosissima e supercalorica…. No…no… è però un dolce salutare, che appaga il desiderio di dolce. Mia madre l’ha già assaggiato….si nota???? Ahahahahahah…
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