Oggi è una giornata uggiosa, ma ieri c’è stato un po’ di sole….fuori si stava bene, nelle aiuole cominciano a vedersi i narcisi fioriti e le margheritine spontanee…. una delle cose che, secondo me, sa di primavera è proprio l’asparago. Al mercato sono riuscita a trovarne un mazzo di quelli verdi a prezzo accessibile. Una volta portato a casa ho separato le parti del gambo più dure dalle cime più delicate e ho lavato esntrambi con cura e delicatezza.
In pentola ho messo a bollire le parti più dure in abbondante acqua non salata per creare una sorta di brodo che poi utilizzo per cuocere il riso (l’eventuale avanzo di acqua di cottura e i gambi li potete utilizzare per un’ottima zuppa), in un’altra ho mezzo una piccola cipolla tritata finemente, peperoncino e zenzero in polvere, sale aromatizzato al rosmarino e un gambo tagliato a rondelle sottili, il tutto con un mezzo bicchiere di acqua per fare ammorbidire bene la cipolla…. non ho fatto il soffritto???? E no… so che molti chef potrebbero inorridire, ma il soffritto può essere un ottima cosa se debbo stimolare la funzione epatica, ma quotidianamente diciamo che non si fa…. e il risultato finale, vi assicuro che è praticamente identico… forse un pochino più leggero, ma paritariamente saporito
Una volta che la cipolla e le spezie sono ben asciugate, solo a questo punto aggiungete una noce di burro o un cucchiaio d’olio, aggiungete subito il riso (adatto per i risotti, quindi un superfino) e fatelo tostare… se, come me, non avete la pentola propriamente da risotto (quindi a bordi alti, ma piuttosto larga), ma una semplice pentola in acciaio dove normalmente cuocete la pasta, non preoccupatevi, per la tostatura basta che giriate spesso il riso in modo che si amalgami con la cipolla e le spezie e scaldi uniformemente… la tostatura non deve essere una cosa che fa cambiare colore al riso…deve semplicemente scaldarlo e ciò lo potete appurare toccandolo con le dita. Ora aggiungete l’ acqua di cottura dei gambi degli asparagi quanto basta a coprirlo, il sale e le punte lavate… la proporzione dell’acqua è di circa 1/3 di riso e 2/3 di acqua. Lasciate la fiamma vivace, in quanto la cottura del riso non deve mai perdere il bollore… non preoccupatevi, vedrete che non si attacca… l’importante è che una volta mescolati bene gli ingredienti lo si lasci stare per 13 minuti.. si, si, 13, non i 18 seganti sulla scatola.. 13 sono sufficienti.
Diciamo che l’unica accortezza è che intorno ai 10 min controlliate che l’acqua non si sia asciugata troppo, nel qual caso basta aggiungerne un piccolo mestolino (sempre calda) e far continuare la cottura. Passati i minuti necessari, mescolate delicatamente e assaggiate per vedere se è cotto e se salato a sufficienza. Se tutto è a posto, allora spegnete il fuoco, aggiungete la noce di burro o l’olio, il parmigiano reggiano grattuggiato. Mantecate bene e servite ben caldo.
…e adesso speriamo che la primavera inizi sul serio però….
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