Ricomincia la sfida di MTChallenge con il Red Rise dei Gullah Geechee, ma ricomincia in maniera molto particolare: primo fra tutti perché sarà divisa in due sezioni, la prima parte tecnica e la seconda parte creativa. Perché? Semplice, perché MTChallenge diventa MTChallenge Taste the World con un progetto veramente mondiale, dove si potranno conoscere i piatti tipici delle minoranze etniche, popolazioni che ci sembrano lontane, sconosciute, ma che hanno una storia carica di sapori che è giusto conoscere, studiare, imparare ad apprezzare e rispettare.
Siamo ormai pieni fino alla nausea di riviste, programmi Tv, gruppi social, ma abbiamo visto, proprio recentemente, in una delle sfide ‘veloci’ dell’ MTChallenge, come sia difficile conoscere le vere ricette delle varie tradizioni internazionali, quindi perché non cogliere questa opportunità, e viaggiare per tutto il mondo pur rimanendo nella nostra cucina?
Si comincia con una ricetta ‘semplice’, il riso rosso… rosso perché colorato dal pomodoro.
Una ricetta che nasce nella regione del Gullah (QUI trovate la storia) sulle coste della Carolina del Sud, Georgia e delle isole del mare circostanti. E’ un’area particolare perché l’influenza africana è fortissima.
Qui avvenivano gli scambi e la vendita degli schiavi africani deportati negli Stati Uniti e grazie al clima, intorno alla metà del 18° secolo, migliaia di acri di queste regioni, e delle isole venivano coltivati a riso africano (ora ormai introvabile, in quanto sostituito dalle varietà asiatiche), fondamentale per l’alimentazione e il sostentamento di queste popolazioni, nonché ingrediente principe delle industrie di maggior successo della prima America.
Insomma, il riso è, apparentemente, un piatto semplice, ma è una risorsa importantissima e ogni regione, nel mondo, ha ricette legate a questo cereale. Basta cambiare la forma del chicco, il tipo di cottura e gli ingredienti per insaporirlo e si spazia nell’intero globo terrestre.
Il Red Rise dei Gullah Geechee si trova praticamente su tutte le tavole afro-americane durante le festività o per accogliere nuovi membri nella comunità. E’ un piatto conviviale, ricco di sapori, ma soprattutto rappresenta la storia di questo popolo, le radici, le tradizioni, ma anche l’integrazione in un nuovo continente, dove le lotte per il rispetto della propria identità, purtroppo, ancora oggi, sono all’ordine del giorno. Vedo quindi, questa nuova vita dell’ MTChallenge come un richiamo al conoscere si, ma soprattutto al rispetto verso tutti e tutto, proprio attraverso la conoscenza.
E cosa c’è di meglio che mangiare un piatto tutti insieme per creare un legame indissolubile? Dissipiamo la paura del ‘non conosciuto’ e avviciniamoci a nuovi sapori con curiosità e apertura mentale. E’ l’atteggiamento migliore per viaggiare nel mondo, per trovarsi bene ovunque si vada. E noi lo possiamo fare stando a casa nostra, per ora, e un giorno chissà, girando fisicamente per il mondo potremo magari dire: io questi sapori li conosco e mi piacciono anche tanto 😉
Questi gli ingredienti per 4 persone
- 3 fette di bacon a cubetti o 3 cucchiai di burro
- 1 piccola cipolla, preferibilmente rossa o dolce, tritata
- 1 spicchio d’aglio, piuttosto grande o due piccoli, tritato
- 225 g di riso a grano lungo (Thai o Basmati per esempio)
- 180 g di passata di pomodoro
- 1 cucchiaino di zucchero (opzionale)
- 1 cucchiaino di sale
- ½ cucchiaino di pepe nero
- 1 foglia di alloro
- 470 ml di brodo di pollo o vegetale, oppure acqua
La cottura di questo riso è particolare, non è il classico risotto all’italiana, è una cottura pilaf fatta in pentola, la più semplice e diffusa. La cottura pilaf (parola molto probabilmente di origine persiana, che significa “riso bollito”) prevede il completo assorbimento dei liquidi da parte del riso, con una cottura poco aggressiva che enfatizza i profumi e regala chicchi perfettamente cotti e ben sgranati. L’importante è rispettare le proporzioni fra il riso e il liquido di cottura (1 parte di riso, 2 di acqua), e i tempi di cottura possono variare a secondo della qualità del riso, è per questo che è opportuno, controllare a metà cottura circa. QUI trovate delle ottime indicazioni su come eseguirlo.
La pentola ideale è piuttosto alta in modo che agevoli la produzione verticale del vapore, meglio se in alluminio o acciaio, per una migliore distribuzione del calore. Io ne ho usata una antiaderente, ma molto pesante e ho imparato che per fare degli ottimi risotti, è indispensabile una pentola di alta qualità.
Per una buona riuscita del piatto occorre seguire la ricetta pedissequamente, non tralasciando nessun passaggio.
- Tagliate il bacon a cubetti e fatelo soffriggere, a fiamma media, fino a quando non risulterà croccante e avrà rilasciato il suo grasso. Scolatelo e tenetelo da parte. Se, invece, usate il burro, fatelo semplicemente fondere.
- Sempre nello stesso tegame, fate rosolare la cipolla nel grasso scelto, fino a che non sarà ben morbida e lucida. Aggiungete l’aglio e fate rosolare anch’esso, senza farlo bruciare. Unite poi il riso, precedentemente lavato sotto l’acqua corrente per un paio di minuti e ben scolato, e fatelo tostare, mescolando, fino a quando i chicchi perderanno la loro trasparenza. Unite quindi tutti gli altri ingredienti e portate a bollore, a fiamma alta.
- Una volta raggiunto il bollore, coprite e abbassate la fiamma, e proseguite la cottura per 10-12 minuti nel caso usiate riso Thai (nel caso del riso Basmati occorrono 20-25 min), controllando a metà tempo, come va la cottura. Passato il tempo previsto e il riso è cotto, togliete la pentola dal fornello e fate riposare per 5 minuti, sempre coperto.
- Eliminate la foglia di alloro e sgranate il riso con una forchetta.
- Regolate di sale e pepe e, se avete usato il bacon, porzionate il riso nei piatti di portata e decorate con i cubetti croccanti e qualche erba aromatica a piacere. Consiglio di ripassare un attimo il bacon in modo da servirlo ben caldo.
Questo riso vi stupirà per i sapori armoniosi e i profumi incredibili, il pomodoro con cipolla aglio e alloro sprigionano aromi inebrianti e vi assicuro che non è dovuto esclusivamente ai risi profumati che si possono utilizzare. Non è un semplice riso al pomodoro, sicuramente non lo è come io me lo ricordo di quando ero piccola, quindi piuttosto insulso e acido. E’ saporito, semplice, ma deciso, ottimo e da fare spesso. Basta veramente poco per rendere un piatto semplice, veramente speciale.
Luglio 17, 2020
brava brava brava!