Oggi, per il Calendario del cibo italiano creato da AIFB, è la giornata nazionale del Gran bollito e del Lesso la cui ambasciatrice, Erica Zampieri del blog Sapori e Dissapori (il link lo trovare qui a fianco, siamo gemellati 😉 )saprà darvi consigli mirati per creare delle ricette eccezionali.
Io non sono un’appassionata, mi piace la carne stracotta, ma non so perché ho il ricordo di quando lo faceva mia madre e mi rimaneva sempre indigesto…. ne mangiavo forse troppo? può essere 🙂
Parlando con Erica, però , mi son detta: perchè non provarci ? adesso che vivo in montagna, magari la cosa è differente… eccomi quindi andare dal macellaio a prendere i tagli classici per un bollito relativamente leggero. Nella mia famiglia, il mio bisnonno era un gran cuoco e appassionato di carni lessate, ma io me lo ricordo solo vagamente.
Ricordo soprattutto che lo accompagnava sempre ai sottoaceti che faceva lui stesso, cetrioli e cipolline…una vera squisitezza.
Negli anni poi, mi è capitato di leggere su alcuni libri di medicina legata all’alimentazione, che il collagene, una delle proteine più rappresentative del tessuto connettivo, contenuto nel lesso, è assimilabile solo se lo si riduce in molecole più piccole e questo lo si ottiene aggiungendo un acido alle carni o ai brodi di carne… deduzione, sempre se questi libri dicevano il vero: ma quanto erano saggi i nostri nonni e bisnonni? 😉
Una cosa che sicuramente non amo sono quelle nervature della carne troppo dure da masticare… a me piace la carne che a furia di cuocere con le verdure, si sfibra e diventa tenerissima quindi ho scelto della carne mirata: biancostato, reale di vitello e un pezzo di polpa di manzo….insomma, non magrissima, ma neppure grondante grasso.
Per prima cosa ho messo in una pentola capiente 2 cipolle, tre carote e due mezzi gambi di sedano e un pezzetto di zenzero fresco.
Ho aggiunto poi la carne e un rametto di erbe aromatiche, tutto a freddo…. ci sono due schieramenti in merito: chi fa bollire prima le verdure e poi aggiunge la carne e chi invece mette tutto a freddo… per questa mia prima volta in solitaria ho scelto quest’ultima opzione.
Ho portato a bollore e poi ho coperto facendo cuocere lentamente per circa ora e mezza.
Man mano che in superficiesi formava la schiuma, l’ho tolta.
Insomma, non sarà un lesso super eccelso e da grand gourmant , ma la carne tenera e le verdure bollite, accompagnate da una bella salsa verde, sono un ottimo piatto da gustare in una giornata tipicamente autunnale.
Novembre 14, 2016
Grazie Elena per il tuo contributo. Molto interessante la parte relativa al collagene, ma da te me lo aspettavo visto gli studi che stai conducendo; i nonni sono troppo avanti. Con sto freddo oggi un piatto di minesta con il brodo buono ci vorrebbe proprio. Un abbraccio