Ed eccomi con la seconda proposta di gnocchi, per la sfida di questo mese di MTChallenge… questa volta ve li propongo ripieni e molto, ma molto formaggiosi… non si può dire? e va beh, ma non saprei proprio come altro definirli…ahahahah
Annarita del blog ‘Il bosco di alici’ ci ha dato tre possibili ricette… io ne riesco a fare solo due, tralasciando i più tradizionali, ma usare farine alternative è la mia passione e quindi anche per gli gnocchi ripieni ho voluto aggiungere farina di segale alla farina 00… risultato? Stupendi e profumatissimi già da crudi… non vi dico cotti.
Per gli gnocchi ripieni va aggiunto solo l’uovo come ingredienti rispetto a quelli semplici, ecco quindi cosa occorre:
- 600 g di bianche farinose
- 50 g di farina bianca 00
- 80 g di farina di segale
- 1 uovo
- 1 cucchiaino di sale fino
Per il ripieno:
- 100 g di formaggio d’alpeggio tagliato a dadini piccoli
Per la fonduta:
- 100 g di Scimudin (formaggio tipico valtellinese)
- 1 bicchiere di latte
- 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
- 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
- peperoncino in polvere
- zenzero fresco
- 1/2 cucchiaio di maizena
Per la crema di peperoni:
- 1 cipolla bionda di media grandezza
- 1 peperone giallo
- 1 peperone rosso
- sale
- olio extra vergine d’oliva
- prezzemolo fresco
- 1 bicchiere di acqua
Si parte sempre dal far bollire le patate per poi pelarle e schiacciarle ancora molto calde. Uno si potrebbe chiedere perché di tanta sofferenza, comunque ripagata… semplicemente perché se ancora calde, le patate assorbono meno liquidi, gli amidi rimangono intatti e diventano meno appiccicose, di conseguenza meno farina aggiunta e risultato più morbido e della giusta consistenza anche sotto i denti….direi che non è poco.
Sul piano di lavoro, una volta fatte svaporare un po’ le patate, aggiungere l’uovo e il sale cominciare a lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto sodo e non appiccicoso.
Preparate già il formaggio d’alpeggio a quadretti piccoli in modo che possiate procedere subito con la composizione degli gnocchi ripieni.
Perché vi dico questo? Perché io, per mancanza di tempo, ho fatto l’impasto e l’ho abbandonato per un paio d’ore… ecco….NON FATELO…diventa freddo e umido e richiede maggiore quantità di farina.
Una volta che l’impasto è pronto, fate dei rotolini che taglierete a tocchetti. Prendetene una alla volta, schiacciatelo sul palmo della mano e inserite i dadini di formaggio. Richiudete e formate una pallottolina ben sigillata.
Procedete così fino ad esaurimento.
Anche qui, per mille timori, ho voluto fare la prova cottura… perfettamente riuscita e devo dire che fare merenda con due gnocchi così, anche non conditi, ha il suo perché… anzi, se devo essere sincera, io li avrei mangiati tutti così, perché la segale e le patate insieme hanno un sapore e un profumo come pochi ce l’hanno…e il formaggio d’alpeggio appena fuso all’interno, sprigiona un aroma incredibile.
Per paura che attaccassero ho cosparso il ripiano con parecchia farina, che poi ho tolto quando li ho messi a cuocere.
Mentre preparate gli gnocchi, mettete in ammollo lo Scimudin nel latte. Ci deve stare almeno un paio di ore.
Prendete poi una padella leggermente unta con olio (io ho preferito evitare di usare il burro, per non renderli ulteriormente pesanti, ma va a gusti) , versate il latte, lasciandone un pochino da parte, e lo Scimudin e cominciate a fare cuocere a fuoco lento.
Aggiungete poi il parmigiano e, se vi aggrada un po’ di peperoncino e zenzero fresco grattugiato.
In una ciotolina, fate sciogliere la maizena nel latte che avete tenuto da parte e aggiungetela nella padella. Quando tutto sarà ben sciolto e amalgamato potrete versarvi gli gnocchi ben scolati.
La crema di peperoni è semplicissima: basta tagliare la cipolla e i peperoni e fare cuocere con un poco di olio, il sale e un bicchiere di acqua fino a che saranno ben cotti, ci vorranno circa 15/20 minuti.
Passare con il mixer ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea che andrete a distribuire sul piatto prima di appoggiarvi gli gnocchi.
Servite gli gnocchi ben caldi e con una spolverata di prezzemolo fresco.
Una volta cotti, questi gnocchi sono buonissimi anche conservati per un paio di giorni e scaldati nel loro condimento.
Settembre 20, 2016
Strepitosi. Prima di tutto perché ti stai dirigendo verso le “mie” montagne, quelle che hanno visto passare estati e inverni dalla mia infanzia a poco tempo fa. Poi perché hai portato la montagna nel piatto utilizzando ingredienti che adoro…la farina di segale, lo Scimudin….Complimenti. Non servono altre parole.
Settembre 21, 2016
Un bel piatto robusto dai sapori decisi a cominciare dalla farina di segale. L’unico dubbio mi viene sui diversi formaggi usati, non è che alla fine si perdono entrambi i gusti mettendoli insieme?, forse un pò di contrasto li avrebbe esaltati. Mi spiego meglio se mordo uno gnocco avvolto dalla fonduta riesco a capire che sono due formaggi diversi? Avrei piuttosto messo i peperoni all’interno. Sarebbero tutti da assaggiare.
Settembre 21, 2016
Lo scimudin è delicato…la fonduta serviva solo per avvolgerli… comunque, in un certo senso, hai ragione… è stato un esperimento che va sicuramente migliorato… ripeto, io li avrei mangiati sconditi 😉
comunque fantastici eh… e grazie ancora per le ricette…sono veramente preziose
Settembre 26, 2016
L’osservazione di Annarita e’ giusta, perche’ questo e’ un piatto che gronda ricchezza. D’altronde, quando si ha la fortuna di abitare in un territorio che e’ l’emblema della ricchezza dei prodotti, come quello dove abiti tu, e quando si ha la ricchezza di entusiasmo e di fantasia che contraddistingue il tuo approccio alla cucina, ci sta. E capisco si’, che te li saresti mangiati crudi e sconditi: gia’ la farina, sarebbe stata sufficiente a creare un piatto appetitoso. Oltre che formaggioso 🙂
Settembre 27, 2016
Infatti Alessandra… la farina di segale io la adoro… da crudi avevano un profumo da sballo… 🙂 Diciamo che adeso che ho le ricette perfette e ho la fortuna di avere, in zona, patate strepitose, anche se novelle, li rifarò. Grazie per tutto
Settembre 28, 2016
Ciao Elena, mi hai fatto venire una voglia di mangiare questo piatto che non ti dico. Li proverei sconditi, tanto x cominciare, con solo ddl burro fuso e poi appena sono stata pervasa dal gusto della farina e del formaggio d’alpeggio… vai di scimudin a cascata. Buoni, già mi vedo con la testa sul tavolo a cercare di riprendermi.