E rieccoci alle sfide di MTChallenge… e questo mese si parla di gnocchi.
Per me gli gnocchi sono sempre stati un po’ un tabù, una di quelle cose che mamma e nonna hanno sempre fatto ad occhio, senza pesare nulla, solo testando con le dita… ecco, ma per arrivare a quel punto, forse devi fare gli gnocchi molto spesso, oppure avere una gran fortuna. Mio suocero poi, stava lì ad osservare le lavorazioni e mi ha chiesto, almeno una ventina di volte: ma non ci metti l’uovo?? E NOOOOO… se li devo fare così, li devo fare così…! lui li fa buonissimi eh, nulla da dire, anzi… ma come mamma e nonna li fa a caso…e io non potevo… almeno non questa volta!
Insomma, sta di fatto che quando ho visto che Annarita del blog ‘Il bosco di alici’ aveva scelto proprio questo piatto per la sfida n. 59 ne sono stata felicissima e mi sono detta: finalmente ho la possibilità di imparare sul serio…. e così è stato: la scelta delle patate, la quantità di farina, insomma, tutto perfetto, come gli gnocchi che sono venuti… grazie Annarita!
Il mio più grosso cruccio era che le patate vecchie, in questo periodo, soprattutto in alta valle, sono difficilissime da trovare. E infatti avevo il terrore che non venisse nulla. Invece, nonostante abbia usate patate novelle, la ricetta è risultata perfetta.
Ho usato la patate bianca della Valtellina, antico cibo della sussistenza… meravigliosa per i pizzoccheri, perfetta lessata col prezzemolo o al forno…stupenda per gli gnocchi. A dir la verità ne ho l’orto pieno… di piante… per ora non abbiamo ancora osato controllare quante e se ne sono cresciute… del resto a 2100 m.s.l.m. se riesco a fare crescere le patate sono molto brava e fortunata 😉
Nel caso, comunque, i prossimi gnocchi saranno completamente home made….mi manca solo di macinare la farina, ma arriverò anche a quello.
Ma torniamo alle patate: per fare gnocchi morbidi e leggeri occorre usare patate farinose, ricche di amido, che assorbono poca acqua durante la cottura. Più assorbono acqua e più occorre aggiungere farina… più si aggiunge farina e più lo gnocco diventa ‘gnucco’. Il punto è che se una non fa gnocchi spesso, usare poca farina la fa andare in panico a priori… e invece… Annarita ha dato la ricetta perfetta. Sono venuti meravigliosi, morbidissimi….e con meno farina del previsto…. e sono stati insiemeeeeeeee…. ahahahah… ridevo da sola quando, trepidante ho provato a fare cuocere i primi tre o quattro… quando sono stata certa della tenuta, ho proseguito con la produzione…dopo aver proceduto all’assaggio naturalmente.
Ingredienti per gli gnocchi per 4 persone (che io ho opportunamente raddoppiato):
- 600 g di patate farinose a pasta bianca
- 80 g di farina bianca tipo 00 (ho usato una farina non forte di un Mulino di Cepina – Bormio)
- 100 g di farina di farro biologico integrale
- un cucchiaino di sale fino
Per il ragù:
- 1 cipolla bionda di media grandezza
- 2 carote medio grandi
- 400 g di polpa di manzo macinata
- 250 ml di passata di pomodoro
- sale a piacere
- peperoncino in polvere e zenzero fresco a proprio gusto
- olio extra vergine d’oliva
Prima di tutto ho lavato le patate e le ho messe a cuocere in acqua fredda per circa mezz’ora.
Una volta testata la cottura con una forchetta, le ho scolate e facendo un po’ di acrobazie, le ho pelate ancora bollenti. In montagna non ho ancora proprio tutta l’attrezzatura e mi manca proprio lo schiaccia patate, ma mi sono arrangiata con uno manuale a pressa. Vengono un po’ grossolane ma, sinceramente, anche rustici sono buonissimi, anzi, si esalta ancor di più il sapore delle patate.
Una volta schiacciate, allargarle sulla piana in modo che fuoriesca tutto il vapore.
A questo punto, si comincia ad aggiungere farina poco alla volta e il sale, fino ad ottenere un impasto compatto.
Non occorre aggiungere tutta la farina in un colpo solo perché se vi accorgete che siete arrivati al punto giusto di consistenza dell’impasto, che non appiccica alle dita e che riuscite a lavorare senza che si attacchi al piano di lavoro, ecco che vi dovete fermare, la farina usata è sufficiente.
Quella avanzata la usate per sfarinare il piano di lavoro e gli gnocchi fatti.
Ora si divide l’impasto e si fanno tanti rotolini del diametro preferito. Io li ho fatti di circa 1 cm abbondante. Si tagliano poi a tronchetti e si passano sul riga gnocchi o sui denti della forchetta. Se l’impasto è giusto, il movimento è rapido e lo gnocco risulta rigato, compatto e pronto per la cottura. Continuate così fino ad esaurimento dell’impasto.
Non per carenza di fantasia, ma proprio perché secondo me, gli gnocchi al ragù sono il connubio perfetto, mentre lavoravo l’impasto, ho messo a cuocere cipolle ad anelli e carote a tocchetti.
Ho insaporito con peperoncino in polvere e una grattugiata di zenzero fresco e aggiunto la carne trita e la salsa di pomodoro. Ho messo il coperchio e fatto cuocere a fuoco lento per circa un’ora.
Arrivata l’ora di pranzo, ho messo a bollire abbondante acqua salata, ho fatto cuocere gli gnocchi che sono venuti a galla in circa 1 minuto. Li ho scolati bene e li ho conditi con abbondante ragù.
Per i più golosi ho dato una spolverata di formaggio grattugiato … io li ho mangiati così… primo fra tutto perché tendo a non mescolare mai carne e latticini, e poi perché erano talmente buoni che ulteriori sapori non erano assolutamente necessari.
Settembre 20, 2016
Le cose semplici sono sempre le migliori, si sa. E comunque, il tocco di zenzero nel ragù mi mancava e lo farò mio!
Settembre 20, 2016
Ciao cara… io lo zenzero lo metto ovunque… vedrai anche i prossimi… e lo sto facendo conoscere anche in alta valle… mica da poco….ahahahah
Settembre 20, 2016
Quanto mi fa felice non lo sai, l’idea che tu abbia superato il tabù gnocchi e che ora sia pronta a farli e a rifarliè davvero un orgoglio per me. Ti sono venuti molto bene e mi piace che tu abbia usato il farro perchè li rende più rustici ma anche più saporiti. Brava.
Settembre 20, 2016
Grazie Annarita … e poi ti ho pensato… a te… al bt in Garfagnana… quella si che è una farina di farro… 🙂
Settembre 20, 2016
Bellissimi!! Hai portato la Garfagnana in Valtellina. Semplicemente con un ragu’ fantastico. Non devo aggiungere altro, perchè per me sono perfetti. Quindi…complimenti e stop.
Settembre 26, 2016
Credimi, Elena, a guardar questi gnocchi non si immagina neanche lontanamente che possano essere stati la tua bestia nera. Hai anche usato una farina “difficile” nel senso che assorbe parecchio e il risultato e’ perfetto. Il ragu, ottimo e abbondante 🙂 fa il resto. Bravissima!
Settembre 27, 2016
Grazie… anche questi, con la farina di farro non sono stati una difficoltà per la farina quanto per la granulometria delle patate che, avendole schiacciate a mano, erano un po’ grossolane… anche questi da rifare mille e mille volte… 😉