BLOG TOUR CHIANTI CLASSICO 2^ GIORNO – COOKING CLASS

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Ed eccomi a raccontare della seconda giornata passata in quel favoloso luogo che è Fonterutoli.

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Lo farò  al presente, come se stessi rivivendo ogni attimo perché è  bello pensare che ci sarà un poi … che ci sarà  un ancora.

Stamane mi sono svegliata nella mia meravigliosa camera… e ho avuto una grande certezza: i Marchesi Mazzei producono un vino più che eccellente… non il minimo mal di testa! Nonostante le poche ore di sonno sono carica di energia e piena di entusiasmo… mi sa che stare lontana dalla Brianza mi fa proprio bene… o sarà  la Toscana ???

Alzarsi, guardare la verde vallata dalla finestra, le vigne intrise di rugiada, respirare aria pulita… e chi può essere più felice di me?

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Ma debbo darmi una mossa, preparare la valigia e andare a fare colazione con i miei compagni di avventura, prima di intraprendere la mia prima vera esperienza in una cooking class…. sono elettrizzata… e, come al solito, un poco titubante… e se non sono in grado? Ma non posso farmi sopraffare dai timori, devo armarmi di  coraggio e affrontare la giornata al meglio!

Eccomi davanti alla reception… è ancora chiusa, passo dopo perché  i Marchesi Mazzei producono anche  lavanda e io adoro la lavanda.

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Guardando verso l’osteria vedo Gianni, Fabio Campetti e Fabio D’Amore già  lì… li raggiungo e entriamo per fare colazione. A poco a poco veniamo raggiunti anche dagli altri. L’entusiasmo è  palpabile… si fa colazione, si chiacchera, ci si racconta un po’ … nessuno sa bene cosa ci aspetta.

Sul gruppo di Facebook arrivano messaggi di Elena e Lorenzo  con l’ orario di inizio…. abbiamo ancora un po’ di tempo e quindi ritorniamo nelle nostre rispettive stanze a recuperare le nostre cose per poi radunare il tutto in reception pronto per la partenza nel pomeriggio. Bene, me approfitto per acquistare l’olio di lavanda… ha un profumo da svenimento… lo adoro… non resisto… ne metto una goccia dietro le orecchie … mi accompagnerà  per tutta la giornata.

Faccio un giro nelle stanze di Solema e Fabio Campetti, che sono in un altro edificio del borgo,  in fondo il mio essere geometra ha il sopravvento anche sull’ aspirante chef … 😉

Ma è  giunta l’ora di radunarsi in piazzetta. Manca poco. Vedo passare Lorenzo con gli ingredienti per la nostra cooking class.. ci aspetta una mattinata impegnativa.

Ci spostiamo in quella che , se non ricordo male, era la vecchia cantina. Un altro degli edifici restaurati con gusto  e rispetto. Ci troviamo in una grande stanza dove sul tavolo di fronte a noi sono disposti vari ingredienti e i fogli manoscritti delle ricette che dobbiamo cucinare oggi… il nostro pranzo!

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 Il menù  sarà  il seguente:

  • Crostino toscano di pan brioche con paté  di fagiano e marmellata d’arancio
  • Riso allo zafferano al salto su letto di mousse al pecorino
  • Crostatine all’olio di oliva con composta di uva e gelato alla lavanda

Gelato alla lavanda?? E questa si che è proprio una bella sorpresa…

Come menù  sembra quasi semplice, ma son già le 10 passate… e per cucinare e cucinare bene ci vuole un sacco di tempo. Lorenzo ci spiega quale deve essere più  o meno la scaletta e che ci deve essere qualcuno addetto alla pesa degli ingredienti e altri che eseguono…

In tutto ciò  c’è  un problema fondamentale : se cuciniamo chi fa le foto???? In effetti io ne ho fatte veramente poche, ma mi piaceva l’idea di avere le mani in pasta e quindi decido che per maggiori informazioni visive linkerò i BLOG dei miei compagni in modo che, fra tutti, si veda  qualcosa in più di quanto posso fare io….

Io Sara  e Ana Maria  cominciamo ad impastare il pan brioche… troppo lievito per i miei gusti, ma il tempo è  veramente poco e mi sa tanto che la brezzolina che entra dalla porta non aiuterà certo la lievitazione…

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Solema e Fabio Campetti iniziano con gli ingredienti del paté…. Ana Maria, Antonella, Maria, Elena fanno altre cose, Gianni e Cinzia sono di là  in cucina con Lorenzo.

Penso che, solo se si ha una vera e propria comune passione  per quello che si fa, nel nostro caso cucinare, si possa convivere e coordinarsi in un ambiente relativamente piccolo, e andare perfettamente d’accordo… posso dirlo? E’ stato bellissimo ragazzi.

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Insomma, l’attività  comincia a diventare frenetica.

Impastato e messo a lievitare il pane, Lorenzo ci fa vedere come disossare il fagiano che aveva preventivamente lessato. Facile a vedersi… molto meno da eseguirsi… almeno con tale maestria.

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Gianni comincia a far rosolare cipolla e scalogno che Solema ha minuziosamente affettato, e lo mette da parte per poi far rosolare il fagiano.

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Nel frattempo, si inizia a fare rosolare il riso e, di là,  si cominciano a preparare gli ingredienti per la confettura d’uva… si tagliano gli acini e si tolgono i semi. Si pone tutto in un tegame con una mela affettata e lo zucchero semolato

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Si mette a fuoco lento finché tutto non cuoce e prende la consistenza giusta. Questa confettura è  buonissima, la devo proprio rifare anche a casa.

Io, di là,  comincio con la frolla all’olio… in  questo sono abbastanza una veterana dato che non uso quasi mai il burro.  Ora viene il momento di stenderla e qua viene il difficile. La frolla all’olio è  cattivissima. Non avendo poi il tempo di farla riposare neppure un po’ si spezza facilmente quando si stende… prendo un po’ in giro Lorenzo che vedo defilarsi a fare altro davanti a questa  difficoltà. … ahahaha.. lui non sa che con chi ha a che fare… a parte che ho quasi il doppio dei suoi anni, poi sono una food blogger alquanto cocciuta. .. e quindi ecco che mi cimento, non senza difficoltà,  in questa impresa…. e l’ho vinta io…. non poteva essere altrimenti!

Metto la foto che mi ha fatto Antonella perchè mi piace troppo… ho quest’aria soddisfatta…. 😉

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Durante tutte queste operazioni si chiacchera, ci si scambia consigli e considerazioni ed è emozionante scoprire che Lorenzo ha fatto un periodo da stagista in un noto ristorante della Brianza dove anche io ho fatto dei corsi… è  bello sapere che per noi il vero risotto è  fatto nella stessa maniera… non so come dire, ma quando incontri una persona che ha condiviso parte dei tuoi stessi insegnamenti culinari (lui sicuramente molto più dei miei) , in un certo qual modo ti senti legata ad essa con un filo particolare.. ed è  ancora più  bello cucinare insieme… sarò  troppo fanatica… o romantica. ..? Mah… sicuramente maniaca della cucina, su questo non c’è  dubbio.

Durante le varie cotture ci soffermiamo sulla giacca e il grembiule di Lorenzo.  Con orgoglio ci mostra lo stemma che ha sulla schiena, e con simpatia si fa immortalare il grembiule con una famosa dicitura di ser Lapo Mazzei.

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Nel frattempo si continua a cucinare…. Fabio Campetti provvede a triturare il fagiano ben cotto così  Lorenzo lo può aggiungere agli altri ingredienti e provvedere a frullare il tutto per ottenere il paté.

Mettiamo il pan brioches in forno e provvediamo a distribuire la composta nelle tartellette di frolla all’olio.  Siamo a buon punto,  anche se la fame comincia a farsi sentire. Abbiamo fatto fuori quasi tutte le mandorle avanzate dalla composta… ahahaha…. siamo proprio affamati… e poi i profumi deliziosi che escono dalla cucina mica aiutano… anzi….

Procediamo con montare la panna in cui è stata lasciata macerare la lavanda fresca per tutta la notte

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che aggiungeremo poi al gelato fior di latte in modo che prenda un delizioso sapore di lavanda… ieri sera all’olio, oggi alla lavanda… posso dirlo? Mai mangiato gelato così buono. Entrambi sono stati un piacere veramente inaspettato e piacevole.

C’è  il tempo di fare qualche foto di gruppo.. belli ed entusiasti… siamo proprio un bel gruppo…

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Ormai è  tutto pronto. Lorenzo e la sua aiutante (di cui purtroppo non ricordo il nome) ci accompagnano al piano di sopra. Anche questo piccolo edificio è  ristrutturato al meglio… ogni nicchia, ogni dettaglio è  stato trattato con la stessa cura che caratterizza tutto il borgo di Fonterutoli.

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Il pan brioche  è  cotto… in qualche modo, ma è  cotto. Lorenzo opportunamente ci ha fatto aspettare ancora 5 minuti prima di servircelo in modo che ha potuto fare tostare  per togliere un poco di umidità  interna e di sapore di lievito… non poteva essere altrimenti… i lievitati vanno trattati con più  cura… date retta alla zia ….

Nel frattempo, quando siamo saliti  al piano di sopra,  ci siamo trovati una meravigliosa tavolata con taglieri ricolmi di salumi e formaggi… posso dire che ci siamo tenuti giusto il tempo di fare un paio di foto e poi viaaaaa…… pancia mia fatti capanna… con la fame che avevamo e dopo tutto il lavoro svolto… wow… abbiamo letteralmente messo le gambe sotto il tavolo. … ahahahah …

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Ed ecco il risultato del nostro lavoro:

CROSTINO DI PAN BRIOCHE CON PATE’ DI FAGIANO E MARMELLATA D’ARANCIA

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IL PAN BRIOCHE

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IL PATE’

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ED ECCO IL CROST…INO…. chiamiamolo anche ….ONE va là, debbo dire superlativo, e ve lo dice una che non ama assolutamente i patè

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IL RISO AL SALTO SU LETTO DI MOUSSE AL PECORINO

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e per finire in bellezza ed assolutà bontà,  CROSTATINA ALL’OLIO CON CONFETTURA D’UVA E GELATO ALLA LAVANDA

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Un caffè e un ultimo saluto, si ritorna al quotidiano. E’ stata un’esperienza stupenda che spero di ripetere molto presto.

Certo non sarà facile fare questa sorta di salto nel tempo com’è andare a Fonterutoli… lì sembra che tutto abbia una dimensione tutta sua, particolare… è un po’ triste uscirne, ma sapere che puoi sempre ritornarci ed essere certi di ritrovare lo stesso calore, gli stessi sapori ti fa letteralmente sentire felice, ed è una bellissima sensazione.

Grazie di cuore ai miei soci, ad AIFB, a chi ha organizzato il tour e a chi ci ha ospitati… grazie, grazie e ancora grazie.

Ed ecco i link dei miei compagni di avventura, così se io ho dimenticato qualcosa, potete avere un quadro completo della giornata leggendo anche loro… ognuno di noi avrà sicuramente dettagli differenti.

  • Ana Maria Costa Vasconcellos – ItalianChips

http://www.italianchips.com/it/chianti/

http://www.italianchips.com/it/chianti-2/

http://www.italianchips.com/it/chianti-3/

  • Antonella Eberlin – Cucino io

http://www.cucino-io.com/2015/07/17/pate-di-fagiano-composta-di-arance-amare-e-pan-brioche/

http://www.cucino-io.com/2015/07/21/marchesi-mazzei-vino-storia-territorio/

  • Maria Di Palma – LaCaccavella

http://lacaccavella.com/2015/07/08/blogtour-fonterutoli-vigne-tradizione-cucina/

  • Solemar Cereser – La Cucina di Nonna Sole

http://nonnasole.blogspot.it/2015/07/blogtour-fonterutoliprimo-tempo.html

 

  • Sara Bonaccorsi – Cucina con Sara

http://blog.giallozafferano.it/cucinaconsara/blog-tour-fonterutoli/

 

  • Fabio Kamp

http://www.kamp.it/2015/07/un-giardino-di-vino/#more-1123

  • Fabio D’Amore

http://www.assaggidiviaggio.blogspot.it/2015/07/castello-di-fonterutoli-e-vini-mazzei.html

E naturalmente se volete rileggervi il mio post sul primo giorno

  • Elena Arrigoni – CominciamodaQua

https://www.cominciamodaqua.com/blog-tour-chianti-classico-1-giorno-lamore-per-il-vino/

3 Comments
  • Ana
    Agosto 3, 2015

    Brava Elena! Ha “funzionato” scrivere al presente perché mi hai fatto davvero rivivere quei momenti bellissimi. Mentre leggevo ho letteralmente “viaggiato” con la teste e il cuore 🙂

    • Elena
      Agosto 3, 2015

      Grazie cara… non sai quanto sono contenta di averti conosciuta 🙂

      • Ana
        Agosto 3, 2015

        Vale anche por me 😉

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