Con la quarantena forzata, riparte, in un certo qual modo anche la gara Mtchallenge e questa volta ci si sfida volendo dare anche un senso a tutto questo cucinare che stiamo facendo, utilizzando gli scarti in cucina. Si, proprio quelle parti di cibo che solitamente si buttano, ma che davanti alla prospettiva di una crisi globale particolarmente pesante possono invece diventare un elemento di spicco per ricette sfiziose.
Devo dire che, in un primo momento, ho avuto un attimo di sconforto. Chi mi conosce sa che abito sul cuccuzzolo della montagna e la spesa, ora come ora, mi devo arrangiarla a fare nei negozietti di paese… ma avete in mente cosa sono effettivamente questi negozietti? Si, si, proprio quelli dove si va a comprare pane e prosciutto quando si è in vacanza… ecco, appunto, solo quello però. Non posso neppure passare la dogana! Certo sull’autocertificazione potrei mettere: per fondamentale reperimento di ingredienti atti alla produzione di cibo che si possa chiamare tale! Di solito vado a fare la spesa mediamente a 20/50/100 km da casa, non sto esagerando, solo le distanze esatte dei supermercati minimamente più decenti o dei negozi di fiducia dove compro frutta e verdura. Non potendoli raggiungere però, la situazione non è delle migliori. Quando ho visto la parola ‘scarto’ mi è venuta in mente la frase del dott. Berrino quando parla del riso e dice che di quello integrale biologico si può mangiare il riso e utilizzarne anche l’acqua di cottura, di quello brillato invece, possiamo buttare l’acqua e già che ci siamo anche il riso 🙂 perché da queste parti si trova ben poca verdura e frutta decente, per trovare un arancio italiano devi fare il giro di tutti i negozi e, quando lo trovi, fidarti!
Ho visto che qualcuno accennava all’orto… ahahah…rido, per non piangere. Il mio orto produce bene, ma ad agosto, adesso è ancora mediamente sommerso da 50 cm di neve! Neppure la mente è ancora rispuntata.
Per fortuna mi è venuto in mente che dei ragazzi, due anni fa, hanno cominciato a coltivare i campi in bassa Valtellina e a produrre verdura e a consegnarla in zona. Nei mesi estivi interrompo il servizio perché tra insalata, carote, barbabietole e crucifere, potrei vendergliene io, poi è iniziata presto la stagione invernale con la neve i primi di novembre e tutto è stato un turbinio. E ora questo stop totale. Ho provato a sentirli se per caso riuscivano ancora a portare qualcosa e per fortuna mi hanno detto di siiii… quindi ho fatto un bell’ordine e sabato mi è arrivata una bella cassetta di verdura.
A dir la verità le ricette papabili erano due: un pesto fatto con i gambi di broccolo fiolaro e scarti di finocchio con mandorle e parmigiano (che ho fatto) e questa, scelta, un po’ più ardita, con la parte verde dei porri, la pera williams e la pancetta. Certo le foglie del porro sono più fibrose che ‘bavose’ e non volendo utilizzare formaggio pensavo che venisse poco appetitosa, invece è un vero spettacolo perché il porro sbollentato perde parte del suo sapore intenso, la pancetta spinge il gusto che è rinfrescato dalla pera. Insomma, le foto magari non renderanno anche perché ho il solito problema che mi si raffredda tutto velocissimamente, ma per dirlo io che è buona 😉
Ingredienti per due persone:
- 4/5 porri piccoli
- 1 pera williams
- 50 g di pancetta
- olio extra vergine di oliva
- pepe di Sichuan
- sale q.b.
- 180 g di rigatoni trafilati al bronzo
Prima di tutto occorre pulire con attenzione i porri. Non so come facciano quelli prodotti per i supermercati, ma sia questi che ho comprato sia quelli che arditamente cerco di coltivare anche io nel mio orto (di scarto lì ce ne sarebbe da vendere dato che il clima non è propriamente adatto e vengono soprattutto foglie) sono sempre pieni di terra nonostante i teli da pacciamatura, quindi occorre lavarli con estrema attenzione, facendo scorrere l’acqua fra le foglie.
Naturalmente io non avevo dei propri avanzi, lì ho creati quindi con la parte bianca dei porri, quella che solitamente si usa, ho fatto una teglia con le patate…dovevo pur fare una cena completa 😉
Ho messo a sbollentare le foglie, prima quelle più verdi esterne, e dopo 10 minuti ho aggiunto anche quelle più interne, per altri 5 minuti. Le ho scolate e lasciate a raffreddare. Nella stessa padella ho aggiunto due cucchiai di olio e ho fatto soffriggere la pancetta tagliata a bastoncini piccoli. Una volta pronta, l’ho tolta e ho fatto rosolare metà della pera tagliata a cubetti e condita con una macinata di pepe. L’altra metà l’ho tagliata a fette sottili, l’ho cosparsa con poco zucchero e messa a grigliare in forno a 200° per pochi minuti. La pera spadellata l’ho poi messa da parte con la pancetta e ho fatto saltare le foglie di porro tagliate e leggermente salate. Ne ho lasciate da parte solo alcune che ho passato in poca farina di riso e fatto friggere per la guarnizione.
Nel frattempo ho messo a bollire abbondante acqua salata per cuocere la pasta.
Nella padella dove ho fatto le varie preparazioni, ho riunito tutti gli ingredienti e ho aggiunto un mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta. Ad un paio di minuti dall’ultimazione della cottura di quest’ultima, l’ho presa con un mestolo forato, senza quindi scolarla completamente, è l’ho aggiunta al condimento. Ho alzato il calore e fatto mantecare, o almeno ci ho provato (diciamocelo, non è mai stato il mio forte).
Ho impiattato guarnendo il piatto con mezza fetta di pera, qualche foglia di porro fritto e un paio di riccioli di pancetta.
Vi assicuro che non occorre altro, né ulteriore pepe, né tanto meno del formaggio.
QUI trovare una serie eccezionale di preparazioni con gli scarti… #pattumiera_non_mi_avrai ! 😉
Aprile 15, 2020
bellissimo piatto, complimenti! Anch’io ho utilizzato il porro ed ero indecisa per come trattarlo, pensavo a sbollentarlo ma temevo per i colori e così ho messo sotto sale (come ho trovato in rete).
Il tuo si è mantenuto bene e poi con pancetta e pere, è un vero spettacolo!
Aprile 15, 2020
Ma che belli! Io, poi, adoro il porro.
Aprile 15, 2020
bellissima ricetta, l a pera ci deve stare benissimo!
Aprile 16, 2020
gran bel piatto, succulento e molto invitante, un piccolo capolavoro con tre ingredienti, complimenti!!
Aprile 16, 2020
Mi piace da morire questa ricetta, l’unione tra pancetta e pera con l’aggiunta della fettina di pera caramellata mi ispira assai!
Aprile 17, 2020
Elena, TOP.
Bravissima, guarda, te lo dico senza tanti giri di parole perché hai centrato tutto: tema della sfida, concept della ricetta, mantecatura (forse leggermente più lenta, ma credo che dipenda dalla foto perché poi il primo piano rende giustizia ad una sugo cremoso e avvolgente). E, buon ultimo, perché sei l’unica, finora, ad aver usato/osato la frutta, per altro con un’ottima combinazione. Nulla da dire, se non che mi piacerebbe assaggiarlo. Brava!
Aprile 17, 2020
questa pasta mi piace tantissimo!!!
io me la segno!!
ciao
elisa