Grazie ad OrtoROmi Insal’Arte ho avuto modo di conoscere il Kale… cos’è? E’ un ortaggio della famiglia delle crucifere o, per meglio dire, è una Brassica oleracea varietà sabellica.
Si presenta con foglioline tenere, di un verde chiaro, leggermente arricciate…profumano di cavolo, ma molto gentilmente, e il sapore, gustato sia crudo che cotto è molto delicato.
Il Kale o Cavolo riccio è molto conosciuto negli Stati Uniti ed in Inghilterra per le sue innumerevoli proprietà benefiche.
OrtoROmi Insal’Arte vuole farlo maggiormente conoscere anche nel nostro Paese ed è per questo che ha dato a me e ad altre food blogger, la possibilità di sbizzarrirci.
Molto spesso, in internet, il Kale viene paragonato al cavolo nero… ecco, proprio non ci siamo, secondo il mio parere!
Conosco molto bene il cavolo nero, bazzicando spesso in toscana, e pur appartenendo alla stessa famiglia, hanno sapore decisamente diversi. Uno molto più deciso, sia il sapore che la coriaceità, il kale… o meglio, il baby Kale, è delicato in tutta la sua essenza, almeno quello prodotto in Italia.
Una cosa importante da dire è che è vero che appartiene alla famiglia dei cavoli, profuma di cavolo, ma il sapore è delicato al punto, che chi è reticente, solitamente, ad avvicinarsi alle crucifere, può farlo senza timore. Anche cuocendolo non invade le nostre cucine con odori pungenti.
Ho accennato alle proprietà benefiche. Ebbene, ne ha veramente tante, tra cui: una che interessa maggiormente noi donne è che contiene pochissime calorie.
Inoltre è ricco fibre, di calcio, di proteine vegetali e di acidi grassi omega-3 oltre che a vitamine C e K.
È un forte antiossidante grazie al contenuto di beta-carotene, vitamina C, flavonoidi e polifenoli; è cardioprotettivo, anti-infiammatorio, anti-virale, anti-depressivo e anti-cancro.
Sappiamo tutti che con il solo cibo non si guarisce da malattie più o meno gravi, ma con il cibo giusto possiamo prevenirle… tutte… da un semplice raffreddore a cose molto più gravi.
Ma questo è un blog di cucina, non un sito scientifico. Studi medici hanno riscontrato tutte queste proprietà in queste delicate foglioline verdi, e io non posso far altro che proporvi una ricetta semplice e gustosa… se poi ci fa anche bene, è tutto di guadagnato. Per gustarlo al meglio ho voluto provare a fare due ricette con il Kale crudo e il Kale cotto, con una stessa base, dei cavatelli fatti a mano con farina di segale.
Per la pasta (× 600 g di cavatelli):
- 300 g di farina di semola rimacinata
- 100 g di farina di segale
- 200 g di acqua calda
- 10 g di sale marino
Per il pesto:
- 1 vaschetta di Kale 90gr Insal’Arte
- 8 noci
- 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
- ½ spicchio d’aglio
- 1 peperoncino
- 1 pezzettino piccolo di zenzero fresco
- Olio di riso, circa 30 grammi
- Sale
- 2 cucchiai di succo di limone
Fare la pasta in casa è molto meno complicato di quanto possa sembrare, occorre solo un minimo di manualità e le giuste proporzioni degli ingredienti.
In questo caso, poi, non occorrono neppure attrezzature particolari, se non le proprie mani.
Mescolare bene le due farine e aggiungere metà dell’acqua e farla assorbire completamente.
Rovesciare l’impasto sulla spianatoia e aggiungere il sale e la rimanente acqua poco alla volta. L’impasto sarà ancora abbastanza sbriciolato. Occorre lavorarlo con energia per 10/15 minuti finché non risulterà liscio e morbido. Non deve essere umido e non deve attaccarsi alle dita. Coprire con la ciotola e lasciare riposare per almeno mezz’ora.
Passato questo tempo, prendere poco impasto alla volta, farne dei rotolini di circa 4-5 mm di diametro, tagliarli a tronchetti da circa 1,5 cm di lunghezza e con indice e medio premere al centro del tronchetto e trascinarlo verso di sé sulla spianatoia. Vi assicuro che ci vuole più tempo a dirlo che a farlo.
Continuare così fino ad esaurimento della pasta. Distribuire i cavatelli sulla spianatoia leggermente infarinata.
Per il pesto occorre un robot da cucina o un mortaio. Io ho usato il robot in quanto il mortaio non ce l’ho e di tempo ne ho sempre troppo poco.
Sgusciare le noci e ridurle in polvere grossolana nel bicchiere del mixer.
Aggiungere il Kale, il peperoncino, lo zenzero, il formaggio, il sale e triturare tutto insieme. Aggiungere il succo di limone e, a filo, dall’imboccatura del bicchiere, l’olio fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Ne viene circa un vasetto da 250 ml. Se non lo usate tutto, potete conservarlo in frigorifero per pochi giorni coprendolo con dell’olio.
Portare a bollore abbondante acqua salata e fare cuocere i cavatelli per circa 10/15 minuti.
Scolateli lasciando un paio di cucchiai d’acqua di cottura per ammorbidire il pesto. Condire quindi i cavatelli e serviteli caldi con una spolverata di parmigiano.
Un sapore diverso, ma piacevolissimo. Il pesto? Non potrete resistere a spalmarlo su un pezzetto di pane e addentarlo subito.
Settembre 22, 2016
Benedetta ragazza!!! Anche i cavatelli!!! Sei proprio da sposare e fortunato lui!! Stupendi. Conosco Ortoromi ma non questo prodotto. Devo rimediare. Intanto complimenti per le tue splendide proposte.