Qualche giorno fa mi è arrivato un invito a partecipare ad un food contest atto a valorizzare le pesche …italiane… nostre… questi magnifici frutti che ci accompagnano tutta l’estate e che mi fanno ricordare di quand’ero bambina e camminavo fra i pescheti di alcuni parenti di mio padre nel cesenate.
Oggi quel profumo che mi inebriava e quelle pesche che raccoglievo direttamente dalla pianta e che facevo fatica a finire tanto erano grosse , sono solo un ricordo… un bellissimo ricordo 🙂
Grazie alla pesca Regina di Londa e a questo contest, sono potuta tornare un po’ bambina, ma, soprattutto, ho potuto sperimentare una ricetta ricca di sapori, adatta come primo piatto o, se abbondante, anche come piatto unico. Un sapore dolce e salato, piccante ma vellutato al palato, forse un po’ azzardato, ma sicuramente d’effetto anche per i palati più esigenti.
Per questa ricetta ho usate delle pesche a polpa gialla varietà O’HENRY.
Le pesche O’Henry, tra le pesche tardive, sono saporite si mantengono a lungo senza perdere le loro qualità. E’ un frutto bellissimo, tondo, setoso, caldo… tanto da ricordare il sole, nell’aspetto e nel sapore: la buccia rossa avvolge la polpa gialla, densa e succosa. Sono frutti molto apprezzati per la croccantezza e la capacità dissetante, infatti hanno un elevato contenuto di acqua, sali minerali e vitamine tra cui A e C ed è per questo che l’ho scelta, leggendo la ricetta capirete il perché 😉
Ingredienti per 4 persone
- 500 g di pasta integrale tipo scialatielli di Gragnano
- 500 g di code di gambero già pulite
- 2 pesche ben sode
- 1 peperoncino (3 o 4 di piccantezza)
- zenzero in polvere
- sale aromatizzato al rosmarino
- olio extra vergine d’oliva
- foglie di basilico fresco
- 1/2 bicchiere di vodka bianca secca
La ricetta, oltre ad essere molto gustosa, è semplice e veloce… fondamentale è avere materie prima d’eccellenza.
Portare a bollore abbondante acqua salata per far cuocere la pasta. I tempi di cottura presenti sulla confezione erano perfetti… quando la qualità premia, a tutti gli effetti!
In una casseruola fate rosolare le code di gambero con un cucchiaio d’olio, una spolverata di zenzero in polvere, il peperoncino privato dei semi… non deve coprire la delicatezza dei gamberi… e un pizzico di sale al rosmarino.
Sfumateli con la vodka e terminate la cottura facendo evaporare completamente il liquido. A me non piacciono i sughi troppo lenti e acquosi, ma per chi lo preferisse, una volta evaporata la vodka, potete aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta per rendere il tutto meno asciutto.
Nel frattempo lavate e tagliate a fette le pesche. Fate scaldare molto bene la griglia, ungetela leggermente con un pennello bagnato in pochissimo olio, e fate grigliare le fette su entrambi i lati. Basta un minuto in totale, la frutta non deve cuocere troppo. E’ per questo motivo che ho utilizzato una pesca carnosa e soda.
Ora non rimane che scolare la pasta, condirla solo con poco olio extra vergine d’oliva, le fette di pesca, i gamberi e guarnire con delle foglie di basilico fresco. La consistenza sostenuta della pasta piuttosto spessa che accompagna senza invadenza, la dolce scioglievolezza della pesca, la carnosità leggermente piccante del gambero fanno di questa ricetta un piatto adatto alle sere estive, in buona compagnia e brindando con un prosecco … l’estate sta finendo??? Nessun problema…anche in tavola si può prolungare la bella stagione e finché ci saranno questi meravigliosi frutti sulle nostre tavole, la bella stagione ci terrà compagnia ancora per un po’.
E per chi volesse andare a gustare ottime pesche, dal 9 all’11 settembre c’è la Festa della Pesca Regina di Londa, piccolo comune che appartiene alla Comunità Montana Montagna Fiorentina… nella zona della Toscana che io amo tanto 🙂
Settembre 1, 2016
Buonaaaa!!! Guardo la foto, chiudo gli occhi e mentalmente “sento” le consistenze, i sapori, i profumi che compongono questo piatto…..e mi piace. Brava!!