Oggi, 23 settembre, è la Giornata Nazionale dedicata alla Pasta alla Norma di cui Antonella, la mia amica Minions alta e magra, per intenderci, ne è l’ambasciatrice.
AIFB è promotrice di un progetto importante come il Calendario del Cibo Italiano e questo fa si che si riscoprono ricette sempre sentite nominare, ma mai eseguite per vari motivi.
La Pasta alla Norma è un piatto apparentemente semplice, composto da pochi ingredienti, ma ricchissimo di sapori, tipicamente mediterranei.
L’articolo di Antonella vi spiega più specificatamente l’origine di questo piatto, ma per riassumere, divenne famoso grazie al noto commediografo catanese, Nino Martoglio, che gustando un piatto fumante di pasta esclamo: “Chista è ‘na vera Norma” paragonandola all’opera del compositore Vincenzo Bellini.
L’opera drammatica debuttò a Milano al Teatro alla Scala nel 1831, all’inizio in maniera sfortunata per varie vicissitudini, ma che ebbe poi un riscatto nel tempo in quanto interpretata da personaggi illustri come Maria Callas.
La pasta, invece, divenne presto il piatto simbolo di Catania e famoso in tutto il mondo.
Veniamo alla ricetta per 4 persone:
- 400 g di maccheroni
- 500 g di pomodori a pezzettoni
- 2 cipolle piccole
- 2 melanzane di media grandezza
- basilico fresco
- 200 g di ricotta salata
- sale
- olio extra vergine d’oliva
Per prima cosa occorre preparare le melanzane per la frittura. Occorre tagliarle a fette sottili e lasciarle a perdere l’acqua di vegetazione cosparse di sale grosso per almeno mezz’ora.
Successivamente vanno sciacquate e tamponate molto bene.
In una padella larga e bassa, fare scaldare un dito di olio per frittura e una volta caldo, immergervi le fette ben asciugate di melanzane e fare friggere pochi istanti per parte. Adagiare le melanzane fritte su carta assorbente in modo da togliere l’olio in eccesso.
Nel frattempo portare a bollore abbondante acqua salata per fare cuocere la pasta.
Invece, in un piccolo tegame, fare rosolare la cipolla tagliata sottilmente in poco olio e un poco d’acqua (per rendere il soffritto più leggero) e aggiungere il pomodoro oltre ad una bella manciata di foglie di basilico. Aggiustare di sale e fare cuocere a fuoco lento fino a che il sugo comincerà a prendere una maggiore consistenza.
Ultima operazione: grattuggiare la ricotta salata.
Ora, avendo tutti gli ingredienti, possiamo procedere a condire la pasta: in una ciotola capiente leggermente oliata, versare parte della pasta, un poco di sugo, alcune fette di melanzane e la ricotta.
Procedere in questo modo fino a completamento degli ingredienti. Mescolare ben bene e servire caldo decorando il piatto con melanzane, basilico e l’ultima spolverata di ricotta.
La Norma di Bellini sarà anche una tragedia lirica triste e struggente, ma la pasta a lei dedicata è una vera poesia di sapori e sa regalare vera gioia al palato 😉
Settembre 23, 2016
Grazie per aver partecipato. E mi strappi un sorriso in questa mia giornata particolare, e tu sai perché. Grazie per avermi definita l’amica Minions alta e magra…..anche tu sei la mia amica Minions, ma bassa e burrosa (e ti voglio bene), Bella presentazione, condita q.b. senza eccessi, ma ben calibrato il tutto. Questa pasta é un capolavoro musical-culinario. Semplice nei suoi ingredienti, contrasti di sapori, gusto e consistenze. Ma non per questo banale e sempliciotta. Complimenti. Come sempre.
Settembre 23, 2016
Grazie cara Antonella. È stato un piacere… ancora un abbraccio 🙂
Settembre 23, 2016
Che bella la tua versione cara! Complimenti anche per le foto!
Settembre 23, 2016
Grazie Enrica …bacione
Settembre 23, 2016
Che piatto delizioso … bravissima !
Settembre 23, 2016
Ma grazie 🙂