L’altra settimana ho avuto la fortuna che il marito di un’amica ha raccolto le ortiche nell’orto e me ne ha dato un bel sacchettone… beh, diciamo che le ha raccolte proprio falciandole, quindi io le ho guardate prima un po’ perplessa e poi mi sono rimboccata le maniche e ho cominciato a ‘cimarle’…. le foglie, se le lasciate in acqua fredda per almeno una ventina di minuti, non sono più orticanti…ecco, ma i gambi no…quelli rimangono pungenti! Occorre armarsi di guanti …o per chi non li avesse (come me), due bei sacchettini per surgelati a proteggere le mani 🙂
Questo è stato il risultato di circa 3 ore di lavoro… le mie mani hanno sofferto un pochettino, ma insomma, anche a rivedere la foto di queste cimette, fa dimenticare qualsiasi tipo di sofferenza.
Ho messo le ortiche a cuocere, senza aggiungere acqua, ma solo mettendo il coperchio. In casa aleggia un profumo di erbe di campo meraviglioso. In 5 minuti le ortiche sono pronte, non devono stracuocere, devono solo ammorbidire. Dopodiché le ho scolate ben bene e le ho lasciate lì ma la rimanente parte della notte… e si, non ho specificato che l’operazione ‘pulizia delle ortiche’ è avvenuta dalle 21.30 a mezzanotte circa….
Il mattino dopo ho preso una padella capiente e ci ho messo un fondo di olio extravergine d’oliva , peperoncino e timo in polvere e un po’ di sale al rosmarino.
E ho fatto insaporire le ortiche…vedete come sono belle asciutte? Sempre stare molto attenti se si vogliono usare erbe o verdure per i ripieni dei ravioli, si rischia di far bagnare troppo la pasta e dopo tutto si attacca irrimediabilmente .
Nel frattempo, ho messo a bollire anche 3 patate pelate e tagliate a tocchetti, in abbondante acqua, non salata… salare l’acqua delle patate comporterebbe fare assorbire loro molti liquidi. Le ho poi schiacciate con uno schiacciapatate e le ho insaporite con sale al rosmarino, peperoncino e scorza di limone.
Ho mescolato ortiche e patate e una volta pronto il ripieno sono passata a preparare la pasta.
La pasta l’ho fatta semplicemente con semola rimacinata di grano duro e acqua tiepida…. e basta! Niente sale, niente uova, nè olio…niente!
Una volta pronta la vostra bella palla di pasta, lasciatela riposare una mezzora e cominciate a preparare il piano di lavoro installando la macchinetta per tirare la pasta, la tovaglia infarinata dove appoggiare i ravioli ad asciugare e il raviolatore. Siii, lo so, di solito li faccio a caso, ma stavolta volevo fare dei veri capolavori.
Quindi, un poco alla volta, stendete la pasta non troppo sottile…se volete un riferimento dello spessore, sono arrivata al terzultimo numero della macchinetta.
Stendete il primo strato di pasta sul raviolatore, poi distribuite abbondante ripieno, pur sempre stando all’interno dello stampo, e chiudete con la seconda sfoglia. Premete bene con un mattarello e….
VOILA’ ….. ecco i miei capolavori
Per mantenere la natura vegana della ricetta, basta cuocerli in abbondante acqua salata, scolarli e irrorarli con olio leggermente scaldato e aromatizzato con salvia, timo e maggiorana…. non sono bellissimi? e, vi assicuro, anche buonissimi…. 🙂
Giugno 16, 2017
Direi molto intriganti. Ma le oet i che vanno bene in qualsiasi stagione o ci sono periodi migliori di altri… e il peso delle ortiche da mettere nel” pesto” è da cotto? Vorrei tanto provare a farli…. mi ci sto giocando la ” carriera” e vorrei fare qualcosa di strepitoso. Questa mi sembra la ricetta giusta!!