SONO UN INGENUA…

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Nel mio ultimo viaggio in treno, Pisa-Milano, prima classe di un treno che ormai ha poco di dignitoso, ma va bene così….mi trovo con due signori, una professoressa di francese e un professore di inglese che leggono, mangiucchiano, conversano.

Dalla conversazioni sembrano insegnanti di una scuola privata o comunque di un certo livello.

Lui quasi calvo, occhialino cerchiato d’oro, abbronzatura media, pantalone e camicia molto chiari, giacca marrone… libro in lingua originale su cui prendeva appunti… insomma da seduto un tipo quasi interessante, in piedi, ahimè, un po’ meno… tarchiatello, con movenze pachidermiche anche se affettate…

Lei, capello tagliato a carrè di media lunghezza, nero, sulla strada dello ‘stinto’, magra…magrissima, pantagonna in maglia come era dai primissimi anni 80 che non ne vedevo più, camicia chiara messa fuori….

Tra una riga e l’altra commentavano l’educazione di alcune bimbe…ne facevano i nomi, non l’età….

Non amo ascoltare i discorsi altrui e di solito, se non vengo coinvolta nelle conversazioni, mi isolo nelle mie cuffiette, ma questi due attraevano i sensori uditivi.

Modi affettati, ripeto…. linguaggio tipicamente milanese, ma non da ricco o arricchito, ma da ‘buon critico di sinistra’ di una certa cultura… si può definire da ‘radical chic’? Forse si…

Stavano togliendo ‘la pelle di dosso’ a chi aveva a che fare con queste bimbe…non so se genitori o alti tipi di educatori…sta di fatto che una delle loro conclusioni è stata che una bimba è stata letteralmente ‘rovinata’…. Oddio…chissà cosa ha subito povera bimba…

Ma non è questo che mi ha lasciato totalmente allibita oggi, ripensandoci…dopo giorni..no..no…

La ‘signora’ stava leggendo un libro: ‘La donna che vestiva di rosso’ di Elisabeth George.

Verso Pavia si è messa a masticare una gomma americana…. Niente di strano fino a qui voi direte….e in effetti lo faceva anche educatamente… chi mi conosce sa che disprezzo chi fa rumore masticando…

Da tempo io mi ero immersa nella mia lettura e nella mia musica, quindi ho notato solo che, verso Milano ha chiuso di botto il libro e il compagno di viaggio le ha chiesto: finito? Lei ha annuito e l’ha lanciato con nonchalance sul porta bagagli intermedio.

Scendendo l’ha lasciato lì…. E qui viene la mia ingenuità…

Vi ricordate che un po’ di tempo fa c’era stato qualcuno che aveva lanciato l’idea del libro lasciato ovunque….? In metropolitana avevano messo anche delle mensoline rosse dove poterli deporre a disposizione per tutti…in modo da far ‘girare’ la cultura… bella iniziativa che non ho mai visto prendere piede a dir la verità…sulle Ferrovie Nord no, ve lo posso assicurare… tra me e me penso: beh, saranno anche un po’ strani questi due, ma in fondo forse è vero che la cultura è la cultura…

Beh, io il libro l’ho preso e l’ho iniziato proprio stamane… e mi ero detta che appena l’avessi finito l’avrei a mia volta lasciato su una di quelle mensoline rosse…. per farlo continuare nel suo ‘viaggio’.

E invece non posso…lo getterò…perché? Perché a pagina 66…o meglio tra pagina 66 e 67 la ‘signora’ ha depositato la gomma che stava masticando… lasciando tra quelle pagine un effluvio di mentolo… fantastico vero? Complimenti alla ‘professoressa’… gran brava ‘educatrice’….! So che non leggerà mai questo post, ma se mai passasse di qua, volevo sottolineare l’ironia della mia ultima affermazione…! … caso mai pensasse che la ritengo veramente valida…

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