Questo mese il Club del 27 propone talmente tante ricette e tutte meravigliose che avrei dovuto cucinare giorno e notte per 20 giorni di fila…
…ma ho dovuto scegliere, come mio solito, qualcosa che avrei potuto modificare a mio gusto senza snaturare troppo la ricetta originale… certo già fare i Cornish Pasties di verdura suona male, perché a me, solo il nome, fa venire in mente la Cornovaglia, il cibo inglese…e quindi tutti quei pasticci di carne con dentro cose più o meno improbabili… e invece, sorpresa, sorpresona, c’è anche la versione vegetariana, e quindi via di verdure… però…. e si, si…c’è sempre un però… la sfida è stata fare la pasta senza burro… sarà riuscita l’impresa? siiiiiii, spettacolare 😉 La prossima volta li farò anche senza glutine… ahahah…giusto perché mi piace rischiare, diciamo così.
La ricetta originale la trovate QUI
Ingredienti per 4 pasties grandi o 5 medi
Per la pasta:
- 150 g di farina bianca
- 300 g farina di segale
- 150 g olio extra vergine d’oliva
- circa 150 ml di acqua ghiacciata
- 1 cucchiaino di sale
- 1/3 di bicchiere di latte vegetale con un pizzico di curcuma per spennellare e dare colore
Per il ripieno:
- 60 g di patata
- 40 g di cipolla bionda
- 120 g di crauto leggermente saltato in padella
- 1 carota piccola
- 30 g di caciotta
- Sale, zenzero e peperoncino in polvere
Prima di tutto occorre fare la pasta. Dato che non contiene grassi animali da utilizzare rigorosamente freddi, teoricamente non occorrerebbero tante attenzioni, se non l’acqua ghiacciata. Ma per non rischiare io ho seguito il trucchetto del mescolare le farine setacciate col sale e l’olio e ho messo nel congelatore per una decina di minuti. Poi, ho aggiunto a poco alla volta, l’acqua ghiacciata fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Ho avvolto nella pellicola e lasciato in frigorifero tutta la notte.
Basterebbe mezz’ora da ricetta, ma mi sono portata avanti e ho preparato l’impasto la sera prima. Naturalmente sostituire l’olio al burro comporta sempre alcuni rischi, prima di tutto l’elasticità non è assolutamente la stessa, ma io, soprattutto da quando vivo qui in montagna l’odore del burro non lo sopporto, forse perché qui è veramente burro? Non so…Poi l’uso della farina di segale, meno ricca di glutine non aiuta affatto…sta di fatto che non saranno magari bellissimi, ma profumo e sapori sono proprio come piacciono a me.
Per il ripieno occorre pulire le verdure e tagliarle a quadretti piccoli piccoli e amalgamarli con il sale, le spezie e il formaggio tagliato a cubetti. Il crauto io ho scelto di farlo ammorbidire un poco in padella per la gestibilità, altrimenti l’avrei dovuto praticamente tritare per riuscire a domarlo e farlo stare nel involucro di pasta, le altre verdure invece le ho lasciate crude.
Dividere il ripieno in parti uguali per ciascun pasticcio.
Ho dovuto variare la ricetta che prevedeva la rapa gialla perché proprio non l’ho trovata da nessuna parte…neppure quella bianca…non è proprio stagione. Tra l’altro la rapa gialla è un ingrediente presente in tutte le versioni, anche quella di carne, molto probabilmente per il sapore caratteristico che da alla pietanza. Essendo la Cornovaglia un paese abbastanza freddo come clima, presumo sia stata una delle poche verdure che veniva coltivata da quelle parti… insomma, un po’ come qua in alta valle… le rape, bianche nel nostro caso, vengono benissimo…e io le adoro.
Per mantenere la ‘natura nordica’ della ricetta ho usato la farina segale e il crauto. Non sarà lo stesso, ma mi sembra che come logica possa funzionare 😉
Riprendere la pasta, dividerla in 4 o 5 palline e stenderla con l’aiuto di un mattarello nello spessore di 3 mm circa, il più possibile a forma circolare, aiutandosi magari con un piatto per ritagliare eventualmente la pasta.
Tenere rialzata metà di ogni cerchio di pasta e riporre il ripieno nell’altra metà in modo da lasciare libero il bordo, bagnare con un po’ di acqua o latte vegetale per sigillare i bordi e ripiegare facendo il “crimping”, cioé l’arricciatura.
Con il pollice e l’indice afferrate un angolo di pasta partendo da un’estremità della mezza luna e ripiegare verso l’interno premendo leggermente con le dita. Tradizionalmente i Cornish paties hanno 21 crimps…va beh, ve li lascio contare eh…sono sicuramente di meno, ma fa nulla… ahahaha…è già tanto che un minimo di arricciatura sono riuscita a farla. La pasta senza burro e con poco glutine è molto poco elastica e si sbriciola facilmente.
Altri mettono le mezzelune in verticale e ondulano il bordo in modo da farle assomigliare a delle conchiglie. In questo modo il bordo rimane molto più sottile, ma essendo ripieno di verdura e formaggio avere una parte un po’ più spessa può essere un vantaggio, soprattutto se lo si vuole usare come cibo da passeggio o per un pic nic.
Spennellare con il latte vegetale in cui si può sciogliere un pizzico di curcuma per dare un poco di colore che di solito da il rosso d’uovo. Infornate a 200° C per i primi 20 minuti, quindi abbassare a 170 e proseguire la cottura per un’altra mezzora e finché non saranno ben dorati in superficie.
Attenzione: non mangiarli appena cotti, si rischia l’ustione. Anzi, come tutti i pasticci, danno il loro meglio il giorno dopo.
Andandomi a vedere la storia di questi pasticci e riguardando le immagini meravigliose del loro paese di origine, mi è tornata una gran voglia di andarci. Fin da bambina mi ha sempre affascinato come territorio, la storia dei celti, la forza e importanza delle donne e poi i paesaggi meravigliosi… insomma l’unica cosa che mi ha sempre bloccato è stato solo il cibo… ora non ho più scuse, posso andarci… al limite mi alimento esclusivamente di Cornish Pasties…vegetariani 😉
Per una versione vegana si può togliere o sostituire il formaggio.
Marzo 27, 2017
Neanche tu sei riuscita a trovare le rape gialle ? A Roma non si trovano… Complimenti per il bordo riccio fatto,con una pasta poco elastica ! Devi andare in Cornovaglia: un posto magico e accogliente…si sa che il cibo non è l’attrattiva principale dell’Inghilterra ma uno si adatta, no ? A presto
Marzo 27, 2017
Ma neppure quelle bianche… qua in alta valle poi non è stagione, si cominciano a seminare fra un mese e passa… comunque anche il crauto ha il suo perché…sicuramente da rifare con le rape
Marzo 27, 2017
La tua versione deve essere gustosissima, da provare!
Marzo 27, 2017
Grazie 🙂
Marzo 27, 2017
Anche questa mi ispira tanto tanto…..brava!!!
Marzo 27, 2017
Questo leziosoo bordino un po’ in contrasto con la rusticità del resto mi sembra la chiave vincente di questi pasties. Brava
Marzo 27, 2017
Non li ho mai assaggiati e mi attirano molto. Sicuramente da provare.
Marzo 27, 2017
Sei bravissima! Wow il crimping con la pasta di farina di segale!!! Ciao cara!
Marzo 28, 2017
Non è impresa facile…ahahah… ma che buono è? Spaziale
Marzo 28, 2017
Una versione buonissima, tutta da provare!
Complimenti. 🙂
Marzo 29, 2017
Bellissima la tua versione con la farina di segale certo non sempre facile da lavorare ma che delizia dona ai piatti.
Da provare sicuramente grazie
Marzo 29, 2017
io li adoro!!
Aprile 1, 2017
wow, la farina di segale non è facile da lavorare…complimenti!
Aprile 2, 2017
Questi Cornish Pasties mi intrigano molto. Devo assolutamente provarli.
Ciao ciao Erica
Aprile 2, 2017
davvero perfetti per un pic nic!!
Aprile 3, 2017
ma questa tua versione è pure interessante, mi state mettendo in difficoltà!
complimenti.
Aprile 8, 2017
Trovo che la scelta dell’involucro “healthy” sia azzeccatissima per il ripieno. Da provare! 🙂
Aprile 8, 2017
Io ne sono stata soddisfattissima, anche perché, la presenza dell’olio secondo me ha reso l’involucro ancora più croccante e friabile… e più passavano i giorni e più era buono… certo poi sono finiti 🙂
Aprile 10, 2017
Sappi che stai per diventare la mia eroina! L’impasto con farina di segale e fatto con olio non dev’essere facile da stendere e, invece, i tuoi pasticci sono semplicemente PER-FET-TI!
Aprile 10, 2017
Esagerata… perfetti no, ma buonissimi siiiiiiii